Ma voi siete Liguri? (video)

 APR  2018

Sfatiamo il mito.

Cancelliamo le convenzioni.

Confermiamo che le eccezioni sono ormai la regola.

Informiamo che torta di riso ce n’è per tutti e in abbondanza!

 

I liguri non sono più quelli di una volta, anche se mai come ora (e con meritato successo) i comici italiani cavalcano l’onda della

“tipica (non) accoglienza ligure” (prosegui per vedere il video)

Ci capita spesso di sentirci chiedere dagli ospiti, come per avere conferma del loro presentimento: “ma voi non siete liguri, VERO?”

Sarà che lavorando a contatto con persone di tutte le regioni del nord, l’accento è un po’ nascosto.

Sarà che i nostri tratti somatici danno indizi su quella piccola percentuale di sangue svizzero.

Sarà che abbiamo tutti degli incisivi ingombranti che scappano dalle labbra quindi tantovale camuffare il difetto con un sorriso.

O forse sarà che facciamo un lavoro che ci piace e che per questo sorridere ci viene spontaneo…

Ebbene sì, siamo ligurissimi, anche se, chissà perché, a molti sembra strano.

 

In effetti il “ligure doc” è un personaggio tutto da raccontare, un po’ scontroso, geloso del suo territorio e della fatica che i suoi avi hanno fatto per scavare una fascia di terra da coltivare sulle dolci/amare colline delle coste. Le generazioni di instancabili lavoratori che “terrazzavano” e scavavano le colline pietrose e aride hanno sicuramente, di padre in figlio, reso un po’ duri i loro caratteri e inasprito i loro cuori verso coloro che potevano godere di zone pianeggianti, fertili e piene d’acqua, senza fare troppa fatica.

Ma i liguri ce l’hanno fatta, hanno terrazzato tutto, hanno vinto la natura in qualche modo e, come è comprensibile, sono orgogliosi del territorio che hanno saputo plasmare.

Sicuramente negli anni indietro, la maggior parte dei liguri, hanno vissuto il boom turistico come gli indiani d’america vivevano la “conquista” da parte degli europei.

Sicuramente in Italia ci sono delle eccellenze in termini di calore e accoglienza che sono difficili da eguagliare.

Sicuramente dagli anni ’60 agli anni ’80 gli stranieri innamorati della Liguria erano talmente tanti e talmente ricchi con il loro Marco fortissimo sulla Lira, che bastavano due frittelle di bianchetti a farli contenti e non serviva essere particolarmente gentili.

Sicuramente, come abbiamo già detto, sono stati fatti degli errori…ma quel tempo è passato e noi siamo in un nuovo presente, pieno di voglia di rivincita.

Non saremo mai come gli albergatori dell’Emilia Romagna perché loro sono davvero imbattibili, probabilmente l’ospitalità la mettono già nel biberon mescolata col latte, ma credeteci: c’è un’ondata di freschezza in Liguria.

Soprattutto a Ponente ne abbiamo la necessità, altrimenti non si lavora: le Cinque Terre, Portofino, Lerici ecc. possono ancora godere del tutto esaurito tutto l’anno, grazie alla loro fama mondiale, ma noi dobbiamo rimboccarci le maniche se vogliamo attrarre i turisti, anche perché per venire da noi bisogna percorrere quasi tutta la A10, bisogna che ne valga la pena!

Qui ad Andora, questa nuova aria si respira nei negozi, sulle spiagge e nei locali, nelle manifestazioni che vengono organizzate dalla Proloco, dal comune e dalle Associazioni dei commercianti.

Ma non è solo per i turisti…sorridendo si sta meglio tutti e più Ospiti  vengono a vedere quanto è bella la nostra Liguria, più possiamo andarne fieri e onorare il lavoro fatto dai nostri avi che ha reso questi luoghi, unici.

Andrea di Marco, un comico che cavalca l’onda del “tipico ligure”, dice in uno dei suoi monologhi (davvero divertentissimi peraltro):

“Se la Liguria ha la forma di un sorriso rovesciato ci sarà un motivo!”

Ebbene, noi ce la mettiamo tutta per raddrizzarla la nostra Liguria, con tutto il cuore e tanta voglia di fare, ma voi fateci una promessa: venite a provarla…la nuova accoglienza ligure!

 

 

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